Briciole di Manola Di Tullio
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Briciole di Manola Di Tullio

Intervista con l'autrice, di Costanza Ghezzi.



È appena uscita la silloge poetica di Manola Di Tullio Briciole, edizioni Tabula Fati.

La raccolta si connota soprattutto per la sua varietà. La consapevolezza del vissuto si mescola con giochi di regressione infantile.

Troviamo echi di rima e assonanza: Con entusiasmo avanza / tra enfasi e terzine / pescando con la lenza / quarte di copertina.

C’è l’ermetismo in forma moderna: Ho visto nascere il vetro. / Sabbia, fuoco, meraviglia. / Disordine che splende / incurante degli ordini perfetti.

Diversi scritti son dedicati all’introspezione, alla riflessione sulla condizione umana: Un giorno sarai, / quando le tue maschere cadranno, / scivolando una a una / lungo i fianchi della vita. / Essenza.

La poesia di Manola di Tullio, pur rifacendosi a elementi della tradizione, rimandando ad esempio all’amore o alla luna, non manca di sperimentalità, con la ricerca di versi che percorrano strade inconsuete e a tratti innovative. Questo è uno degli elementi più interessanti di Briciole, assieme ai versi di chiusura dei singoli componimenti, spesso taglienti e incisivi.

L’autrice riesce a creare il suo stile e il suo universo poetico, il lettore è proiettato in un mondo variopinto che richiama a sé.




Benvenuta Manola, grazie per aver accettato di essere intervistata. Vuoi presentarti usando tre aggettivi per descriverti?

Determinata, sognatrice, permalosa (con possibilità di miglioramento).

In quale momento della tua vita è nato l’amore per la poesia e quando hai iniziato a scriverne?

L’amore per la poesia è nato tardi, quando ho scoperto che in poche righe si può racchiudere una vita intera. Forse è nata prima la necessità di scrivere poesie, e poi l’amore. La mia prima poesia risale all’agosto del 2017, composta di notte, quando l’inconscio si fa spazio tra i pensieri.


I tuoi autori e autrici preferiti?

Ho partecipato per due anni a un evento che si tiene ogni estate a Pescara, i “Gelati Letterari”, leggendo ogni sera una poesia diversa. E così ho scoperto la storia e i versi di Nadia Anjuman, di Mahmoud Darwish. Mi emozionano le poesie di Alda Merini. E mi piace l’incisività dei versi di Biagia Marniti.


Qual è il tuo rapporto con la scrittura e che tipo di lettrice sei?

Non posso definire che tipo di lettrice sono. Per la narrativa e i romanzi ho la regola del cinquanta. Se supero la lettura delle cinquanta pagine, ho la certezza che il libro è sulle mie corde e che finirò di leggerlo. Finora sono pochi quelli che non l’hanno superata. Da ragazza amavo King, Cornwell e divoravo Dylan Dog. Buzzati, con i suoi racconti, mi ha sempre affascinato. Sette piani è semplicemente perfetto.


Hai già pubblicato o Briciole è il tuo libro d’esordio?

Briciole è la mia prima creatura poetica. Ho pubblicato racconti brevi per NarrAgenda, Delmiglio Editore e due racconti nella raccolta Metti un pomeriggio d’estate, edizioni Tabula Fati.


Chi scrive poesia ha senza dubbio una sensibilità particolare, quali sono i temi che più ti stanno a cuore e ti fanno emozionare?

Mi piace sentirmi parte del mondo. Mi emozionano l’immensità delle cime e il blu profondo del mare. Mi emoziono davanti a un sorriso.

I temi delle mie poesie nascono dall’esigenza di intraprendere un viaggio interiore, alla ricerca di risposte, ma ammiro i poeti che sanno utilizzare le parole come denuncia. Denuncia di violenze, di mancanza di libertà, di ingiustizie. La parola che grida.



La raccolta Briciole è fresca di stampa, hai iniziato adesso a presentarla, ma hai già nel cassetto altri scritti, magari non solo poesie?

La mia prima prova di scrittura è stato un racconto onirico L’uomo appeso. Forse un giorno troverò l’ispirazione per scriverne altri e creare una raccolta.


Hai affidato la cura della valutazione e di un primo editing a Thàlia, ci lasci una testimonianza della tua esperienza?

Sicuramente un’esperienza positiva per la professionalità e l’impegno. Il valore aggiunto è stato dato dall’attenzione dell’editor, che ha saputo curare le parole senza stravolgere il mio pensiero.

 
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