The Seven e la Terra Primordiale Rosemary De Simone
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The Seven e la Terra Primordiale Rosemary De Simone

Intervista con l'autrice, di Costanza Ghezzi.




È uscito per CTL Edizioni The Seven e la Terra Primordiale – la profezia, il libro di esordio di Rosemary De Simone, autrice anche di racconti.

The Seven è un romanzo fantasy dal ritmo incalzante, che racconta le vicende si amore e di morte che si svolgono nella Terra Primordiale. Al regno di Roccia Forte hanno accesso solo i Guardiani, che hanno il compito di ricongiungere i Sette Figli della Terra, nelle cui vene scorre il sangue ancestrale della Madre. Soltanto uniti potranno tentare di sconfiggere la Regina Blanca, sovrana del Regno di Ballagon, signora dell’oscurità e dell’esercito del male. Lady Virginia, figlia delle tenebre, e il Principe Connor, scopriranno di condividere lo stesso destino e inizieranno a combattere Blanca, guidati dal saggio e potente Maestro Onor Joy.


Ciao Rosemary, grazie per aver accettato di essere intervistata. Vuoi presentarti usando tre aggettivi per descriverti?

Sono una persona molto curiosa; mi interessa conoscere ciò che abita dietro le quinte di molte cose, chiedere “perché questo o quello”, ma non con invadenza, semplicemente ascolto, là dove è possibile farlo.

Sono testarda, e chi ben mi conosce, potrebbe solo confermarlo, pur mantenendo una linea morbida nelle mie idee, insomma testarda sì, ma ottusa no, mi auguro di no. Concedo sempre una possibilità alle mie idee di essere discusse, ma non ignorate, ecco quello mai.

Non amo le bugie e in ogni cosa che faccio o dico, mi avvalgo con esuberante naturalezza, di essere sempre vera e sincera.


Le tue passioni: lettura, scrittura e…

Senza ombra di dubbio la musica, credo che una vita senza musica sia una vita troppo ferma, quasi arrugginita. Sono cresciuta tra biscotti e Pink Floyd, e tutte le note che compongono le canzoni del disco “The Dark Side Of The Moon” scorrono nelle mie vene. Ovviamente ascolto più generi musicali, tranne la neomelodica, no, quella no, vi prego, nulla togliere a chi lo fa, ciascuno ha i propri gusti, ed è un bene che sia così. Credo che le passioni o i gusti siano l’anticamera dell’amor proprio, ed è una profonda libertà poter fare, o ascoltare ciò che davvero ci piace, senza doverlo giustificare e peggio ancora, nascondere.



Tu sei madre di tre bambini, hai un lavoro, come riesci a far quadrare i conti con il tempo?

Beh, questa sì che è una bella domanda! Diciamolo: non è semplice, ma è meraviglioso proprio per questo motivo, si crea un’urgenza in me, alla quale ne consegue un enorme “Carpe Diem”, colgo l’attimo quando posso, perché voglio, ed è stato già ampiamente detto che quando si vuole, si può. Tolgo del tempo al sonno se è necessario, per scrivere o leggere. Insomma, ci provo…



In quale momento della tua vita è nato l’amore per la scrittura?

L’amore per la scrittura ha sempre fatto parte di me, sin da quando ero adolescente; componevo delle poesie, alcune delle quali sono ancora custodite nei diari e nei quaderni ingialliti, che conservo, come forse fanno in tanti, nella cameretta dove sono cresciuta, tra le mura della casa di “mamma e papà”, nel nido più bello al mondo.



Quando è nata l’idea di The Seven e seguendo quale ispirazione?

The Seven è stato un amore che travolge, lo è tutt’ora ovviamente. Avevo mille idee, tanti personaggi che volevano trovare un posticino in questa storia che abitava la mia mente. Così una sera, circa due anni fa, ho iniziato a scrivere, e scrivere... scrivevo come se stessi leggendo. Ero in fiume in piena, e mi meravigliavo di quanto quella storia volesse venir fuori. Alla fine, nel giro di tre mesi mi sono ritrovata con l’intero libro scritto. Ma ovviamente mi ci è voluto altro tempo per inserire i dettagli, quelli che danno un andamento musicale a delle semplici parole su un foglio di carta. Non ho avuto un vero e proprio romanzo a cui mi sono ispirata, anche se devo dire che Il Trono di Spade di George R.R. Martin, è stato in parte il motore che ha avviato tutto.




Prima di arrivare a The Seven hai scritto anche diversi racconti, (ndr: molto belli!), in quale dei due generi ti senti più a tuo agio?

I racconti sono viaggi brevi ma intensi, soprattutto quando le tematiche trattate sono, come dire, “delicate”. Volevo una matita, il titolo di uno dei miei racconti, ha uno sfondo profondo di dolore e solitudine, di lotta interiore e disperazione, la giovane protagonista è affetta da una malattia subdola e silente: l’anoressia. Mentre il genere del mio romanzo The Seven è il fantasy, e quindi possiamo sostenere che ci si sente per lo più guidati dall’ immaginario, la parte più creativa di noi viene messa in gioco, e per una sognatrice come me… beh direi che è il massimo.



Quali sono i tuoi autori o autrici fantasy preferiti e quali altri generi ami leggere?

Oltre George R.R. Martin c’è un autore fantasy che non può non essere nominato da chi ama il genere, ed è ovviamente il grandissimo J.R.R. Tolkien. Ho letto ben due volte i volumi che compongono il Signore degli anelli, ed entrambe le volte, con una maturità diversa ho visto in lui la grandezza, il fascino, il mistero, come se ci fosse qualcosa ancora da comprendere, una visione di quel Word Building, che ancora ci sfugge. Suppongo che Frodo o Gandalf, avessero ancora molto da dirci, ma, nonostante ciò, hanno detto abbastanza da restare, secondo il mio umilissimo parere, due personaggi indimenticabili nella storia del genere. È dunque evidente che il Fantasy sia tra le mie preferenze, ma ovviamente non leggo solo quel genere. Amo le sorelle Bronte; il buon gusto con il quale danno vita a delle storie d’amore tra i loro personaggi; amori silenti e pazienti, sullo sfondo delle meravigliose campagne inglesi, a cui sono legata, considerando le mie origini anglosassoni. Ma mi affascinano molto anche le visioni di Platone, il libro Il senso della vita è la ricerca – una notte non ho praticamente chiuso occhio – è stata una meravigliosa testimonianza del pensiero di Socrate suo Maestro che, come è risaputo, non ha lasciato quasi nulla di scritto. L’importanza secondo questo filosofo dell’indagine che l’uomo deve compiere durante la sua permanenza terrena, la ricerca della verità che abita le cose, e la connessione con tutto ciò che divino e spirituale. Una lettura davvero interessante. Potremmo parlarne per ore…



So che stai scrivendo un secondo libro, ci parli del progetto?

Certo, con immenso piacere. Il secondo volume di The Seven e la terra primordiale, avrà come sfondo, principalmente, il ritrovamento, da parte dei Guardiani, degli altri figli della terra, generati dalla Madre, ossia la creatrice dell’intero mondo. Ma ovviamente non solo questo. Scopriremo come tutti gli altri personaggi sono interconnessi tra di loro, come ciascuno abbia un ruolo fondamentale in questa storia. Non mancheranno attimi di sconforto da parte di molti protagonist, ai quali faranno seguito momenti di forza. La magia, la speranza, la luce e le tenebre, continueranno a prendere maggiormente piede nel secondo volume. Ancor di più, scopriremo chi è disposto a sacrificare la vita stessa in nome del proprio sentimento. E i cavalli alati? Esistono davvero? Beh, non vedo l’ora di scoprirlo io stessa.


Hai affidato la cura dell’editing e della valutazione a Thàlia, ci lasci una testimonianza della tua esperienza?

Come non potrei! Sono stati una vera e propria guida per me! Perché sì, aver scritto un romanzo non sempre può bastare, anzi, in taluni casi è solo il punto di partenza. È necessario, a mio avviso, cercare sempre che il meglio da ogni cosa possa venir fuori e devo dire, con immerso piacere che Thàlia, per me è stato il meglio potesse capitarmi. Un ringraziamento speciale va a Costanza Ghezzi, con la quale il rapporto è diventato costante, una grande professionista e una persona molto gentile, e amorevole.


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